Elisabetta è una giovane avvocatessa penalista che ha appena difeso dall’accusa di stupro
Angelo Walder, uno stimato professore universitario, che si è sempre dichiarato innocente.
La versione del docente viene suffragata dalla presunta vittima che, in aula, ritratta l’accusa
ammettendo di aver mentito.
Elisabetta torna alla sua scarna attività professionale, quando Angelo Walder torna a
chiederle di rappresentarlo, stavolta in una causa contro l’Università, che lo aveva messo
da parte assumendo la sua colpevolezza prima ancora della condanna. Elisabetta
tentenna, perché sta attraversando un brutto momento personale. Infatti, in passato, la
giovane è stata vittima di stalking da parte del suo ex fidanzato e ha la forte sensazione
che quell’incubo sia ricominciato perché si sente nuovamente seguita. Ad aiutarla c’è
l’amico poliziotto Cristiano, che cerca di tranquillizzarla dicendole che Daniele, il suo ex,
ha ormai iniziato una nuova vita altrove. Tuttavia Elisabetta non è serena: non riesce a
liberarsi dall’impressione di essere spiata e pedinata soprattutto quando oggetti che lei
crede smarriti, improvvisamente ricompaiono in casa sua.
Come se non bastasse, irrompe nella sua vita Paolo Valduga, un vecchio compagno di
scuola che le chiede di assisterlo in un caso non proprio lecito. Elisabetta non si sente a
suo agio con casi simili e il disagio aumenta quando scopre che tra i dipendenti di Paolo
Valduga c’è proprio Daniele.
E chi è il misterioso vicino della casa di montagna dei genitori, in cui lei si è
temporaneamente trasferita, che ascolta musica classica a tutto volume e che bussa alla
sua porta in una notte di tempesta?