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30/01/2025 Torna, per una seconda edizione, il corso rivolto a insegnanti e studenti delle scuole secondarie di I e II grado: tre moduli formativi per educare alle immagini attraverso i luoghi, le location, i mestieri del cinema e i nuovi media
Senso critico, lavoro collettivo, complessità e senso di responsabilità, sono questi gli obiettivi formativi alla base del progetto “A scuola con le Film Commissions: cinema a km zero“, il cui coordinamento nazionale è affidato a Federica D’Urso, Responsabile Scientifica dell’iniziativa.
Il progetto, che vede come capofila IFC – Italian Film Commissions, si avvale della partecipazione di sette Film Commissions regionali in qualità di soggetti attuatori: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Trentino, Valle d’Aosta ed è stato finanziato, tramite il bando CIPS – Cinema e Immagini per la scuola, dal Ministero della Cultura – MIC e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – MIM.
Con questo corso, giunto alla sua seconda edizione, le Film Commissions (FC) italiane hanno recuperato la ricaduta prodotta dalle produzioni cinematografiche sui territori – assistite e supportate dalle FC stesse – per creare nuovo valore e utilità sociale, scegliendo il mondo della scuola come beneficiario.
Attraverso le testimonianze dirette di chi le immagini le crea, capiremo, assieme a professori e alunni, quanto sia necessario e utile saper lavorare in gruppo; quanto sia importante saper progettare e farsi carico delle proprie responsabilità; capiremo come si possa fare della complessità un alleato e capiremo, infine, come tutto ciò serva a sviluppare un proprio senso critico. Questi sono elementi educativi e didattici che il cinema, a modo suo, condivide con il mondo della scuola ed è proprio in quest’area di contenuti condivisi che si muove il progetto.
Il cinema delle regioni
La nostra “cassetta degli attrezzi” comprende lungometraggi, serie TV, ma anche cortometraggi e documentari che, per la loro significatività, diventeranno i nostri “strumenti di lavoro”. Gli audiovisivi scelti – selezionati sulla base di criteri di rappresentatività territoriale, coerenza, potenzialità didattiche – verranno “raccontati” da professionisti del territorio che porteranno in aula la loro esperienza professionale diretta. L’esperienza formativa sarà accompagnata oltre che da professionisti del settore anche da film commissioner e formatori esperti in didattica degli audiovisivi.
Istruzioni per l’uso
Il corso è articolato in tre moduli, che si sviluppano attraverso l’utilizzo di materiali audiovisivi della propria regione:
- Luoghi e location: capire come avviene fattivamente la trasposizione tra luoghi (realtà) e location (finzione) dà modo ai ragazzi di comprendere come e perché viene costruita un’immagine e allo stesso tempo come viene costruito il rapporto tra realtà e finzione nei film. Gli stessi luoghi diventano allora dei marker utili a produrre conoscenza e cittadinanza.
- Fare un film: portare a conoscenza i discenti dell’iter produttivo complessivo di un film – dall’idea alla sua distribuzione in sala – al fine di apprezzare la complessità che c’è dietro alla lavorazione di un film e comprendere a fondo i percorsi progettuali che portano alla sua realizzazione attraverso il lavoro collettivo.
- Educazione ai media: oggi è importante e utile avere consapevolezza degli ambienti (i media) in cui le immagini vengono fruite, prodotte e veicolate. Nel rapporto con esse è importante avere consapevolezza delle proprie responsabilità, riflettendo sul contesto e la forma in cui vengono prodotte e sulle implicazioni di quando vengono rese pubbliche per cercare di diventare sia produttori che utenti consapevoli.
Oltre ai sopracitati scopi didattici, questa offerta formativa rappresenta anche un’occasione reale e concreta di audience development per l’incremento e la formazione di nuovo pubblico attivo e consapevole.
I corsi per il Friuli Venezia Giulia si terranno, a partire da febbraio, presso I.S.I.S. Nautico “Tomaso di Savoia Duca di Genova– L. Galvani” di Trieste e all’Educandato Statale “Collegio Uccellis” di Udine.